lunedì, dicembre 22, 2008

Volare

Dicono che la maggior parte degli angeli* di questi tempi abbiano il cervello letteralmente bruciato, io penso che non sia piu bruciato di quello di un qualsiasi rappresentate di questo governo corrotto. Angeli, chissà perchè poi si pigliano sempre questi cazzo di nomi metaforici, una volta si dossava uno da una rete, si defacciava un sito, ora si vola nella rete tramite interfacce neurali, una volta si usava una tastiera, un monitor CRT, un pc schifosissimo con sopra una versione obsoleta di una qualsiasi distribuzione linux, oggi cyberdeck, AI di supporto contro black demon, programmi precaricati di supporto fisiologico e neurale.. No cazzo non ho paura di volare e non pensare che questa merda sia troppo tecnologica per me, solo che si rovina lo spirito dell'attacco, è tutto troppo automatizzato.. E' tutto maledettamente reale, e quando infili il jack nello spinotto sotto il cervelletto, quel cazzo di rumore di reverbero mi infastidisce e mi fa vibrare le caviglie.. Poi entri nella matrice, e senti freddo, gli odori sono carichi di staticità, le informazioni ti sfrecciano ai fianchi. Adesso le fottute multinazionali utilizzano IA con personalità assassine e firewall pseudosenzienti il cui compito è fotterti il cervello. Rischio di meno le palle ad entrare armato di mitra e rovistare fisicamente sul terminale nel buncher di una banca..


*"Hacker" o "Lamer" dipende dai punti di vista in questo caso il personaggio è palesemente contro lo spirito delle nuove tipologie di paladini.

giovedì, luglio 10, 2008

12 anni fa

AIX Version 12
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xmachine /#
< La musica anni ottanta rieccheggia per casa. Un piccolo appartamento composto da 2 stanze più il bagno. Sarebbe anche più carino di quel che si presenta se un po' di 'ordine vi regnasse. Ma non è così. Il divano letto posto in mezzo alla stanza è quasi sempre aperto a mo di letto; è da una piazza e mezza per questo il lenzuolo copri divano avanza clamorosamente dai bordi. La cucina è gialla, uno di quei gialli accesi che nessuno comprerebbe mai … tranne lei.
Il tavolo da pranzo grigio con il piano trasparente, forse di vetro smerigliato … troppo delicato … a lato del tavolo un secondo divano letteralmente distrutto vecchio che a sederci sopra si possono sentire le molle della rete conficcarsi rovinosamente sulla schiena . Viene usato come appoggia tutto; giornali al buon di foto, casco maglie ecc..
Dalla parte opposta del locale invece vi è uno scaffale di legno verde, montato e pitturato dai lei. Lì c'è lo stereo … lo stereo va sempre. La musica le piace molto … Lei si trascina un po' facendo spola tra il divanoletto aperto e il fornello. Ma quando ci mette a farsi questo caffè ? Che sonno … sono appena le 9.00 di una dolce domenica mattina nella quale si potrebbe dormire fino a tardi. Tra le note della musica si intrufola il rumore della moka del caffè.
E' pronto. In poco tempo l'aroma ha già invaso la stanza. Cercando di mettere un po' di attenzione nei movimenti goffi mattutini; lo versa dividendone il contenuto in 2 tazze, aggiunge un po' di latte freddo e 2 cucchiaini e mezzo di zucchero per ciascuno … torna in camera.
Lui è li sul letto sdraiato a pancia in giù ancora mezzo addormentato, forse più di lei. Lo chiama pian piano. La mattina presto non parla mai. Accenna ad un mezzo sorriso e afferra la tazza del caffèlatte. La beve quasi tutta d un fiato. Si sporge in avanti verso la sponda del letto a riporla x terra, sospira e si rimette sdraiato … solo dopo essere sprofondato nuovamente tra i cuscini riesce a sbiascicare un - buon giorno- Se sapesse quanto lei adori quei momenti, da appena svegli ha l'impressione che tutto sia più lento. Per gustare di più il dolce piacere della colazione a letto con lui di fianco. In quel momento mentre lui si sta per addormentare di nuovo il suo pensiero vola alla sera precedente, alle ore appena trascorse proprio lì in quella camera. I suoi piccoli baci sulla schiena la eccitano al massimo, le vengono i brividi nel sentire il mix tra la sua bocca a contatto con la pelle e la barba che punge un po'.
Con uno scatto si rialza, come per scacciare via quei pensieri. Gironzola x casa rigorosamente a piedi scalzi alla ricerca della sigarette e del portacenere. Apre la porta finestra della cucina e si siede li sullo scalino tra la cucina gialla e il poggiolo. Appoggia il portacenere sulla panca e fuma … la fuma tutta la sua sigaretta e malgrado si sforzi di non pensare alla sera precedente questo accade. Dopo qualche minuto con gesto stizzito spegne la cicca, basta !!! Se ne ritorna di la da lui. Malgrado metta attenzione e delicatezza per salire su letto … ci prende dentro. Se dico ci prende dentro vuol dire … avere un contatto fisico brusco e accidentale con una persona. Le sembra che mille scuse non bastino mai per far sapere quanto le dispiace quando per sbaglio le capita di dargli una gomitata o una ginocchiata … Baci, tanti baci … di nuovo come la sera precedente. Il suo profumo, quel profumo che sa di sé … ancora non si è abituata e vibra. Le vibrano le gambe il respiro si accorcia. Il desiderio le cresce dentro forte, fortissimo. Le sembra di esplodere da tanta emozione che prova. E' bello e le piace. Lui le piace, le piace tanto e non smette di dirglielo nell'orecchio quando è vicino; così vicino da farle perdere la testa.
- mi piace quando fai così, mi eccita-
- sei tu che me lo fai fare …
Lui è bello, lui è bello sempre. E' dolce anche se talvolta dai movimenti bruschi. Ma a lei piace. Potrebbe fare o dire qualsiasi cosa che a lei piace per il semplice fatto che è lui e solo lui che dice e che fa. Pausa cicca … Uno dei momenti che non deve assolutamente mancare. Uno di quei momenti dove si raccontano, si guardano ridono … uno di quei momenti che lei non vorrebbe essere da nessun'altra parte se non li …

martedì, luglio 08, 2008

quel che pensa lei di lui

Ho mal di testa, sono pensierosa.
Pensierosa … perchè ??? Questa mattina c'era il sole, e caldo. Non capita spesso con il fattore di inquinamento a newport city. Un caldo schifo che ti fa annaspare, ti accorcia in fiato e ti fa sudare … odio sentire le gocciole di sudore scivolare lungo la schiena, non ci sono abituata. … Guardo fuori dalla finestra, il tempo è cambiato. C'è nuvolo e tira il vento, l'ho notato perché le foglie degli alberi sintetici fanno un leggero fruscio, si accarezzano una con l'altra … il vento le muove … direi che oggi sono facilmente distraibile se sento il leggero fruscio delle foglie. Concentrazione in quel che dovrei fare pari a 0. Ho mal di testa, sono pensierosa. Adoro la persona che è e che sa essere … mi piace guardarlo mentre guida 'aeromobile. Quando lo fa tiene lo sguardo fisso sulla rotta, concentrato a tutto ciò che c'è davanti … di tanto in tanto si mordicchia l'unghia del pollice … lo fa per qualche frazione di secondo, poi basta perchè ha sempre fretta deve superare; allora con la mano sinistra tiene il cloche e con la destra cambia marcia … Ama la guida manuale, non si è mai abituato alle nuove tecnologie. Lo appassionano molto ma preferisce non farci troppo affidamento. E' intelligente … molto intelligente. Ha un'intelligenza diversa dalla mia, più logica, razionale. Sa un sacco di cose tra l'altro. Lo ascolto parlare e imparo … Dice: " lo sai che ho ragione io". Spesso nei discorsi che si fanno mi accorgo che effettivamente è così; nelle cose spesso e volentieri la ragione è dalla sua parte. Che fastidio !!! Non che voglia averla io per forza … però fa fastidio. Sembra che non sbaglia mai. Mi piace molto nel suo complesso è strano. Quando lo guardo fumarsi una sigaretta è addirittura sexy. Sarà per le sue movenze decise quando fa le cose … generalmente gli ultimi tiri di tabacco sono i migliori. Non tiene la sigaretta tra l'indice e il medio … la tiene tra l'indice e il pollice. Socchiude gli occhi e tira con decisione. Sa di buono, sa di se … un gusto particolare tutto suo che rimane impresso anche quando non mi è vicino come ora. Poi quando lo vedo il ricordo del suo profumo diventa "presente" perdo il controllo!!! Respiro più affondo e sento che in quei momenti potrebbe chiedere qualsiasi cosa … Che in realtà poi qualsiasi cosa potrebbe chiederla sempre … Questa consapevolezza mi rende fragile perché non ho armi di difesa … neutralizza interamente qualsiasi senso intimo di ribellione possa esserci in me. Non ho la ben che minima idea di come faccia. Mai successo prima. La cosa un po' mi disturba. Lui ha dei vantaggi nei miei confronti che non sa di avere forse. Addormentarsi assieme per me sta diventando un bisogno fisico e mentale. Quando accade, prima che accada gli chiedo la mano. La tengo stretta stretta dal mignolo per paura che vada via … non voglio che questo accada mai. Non voglio che vada via. L'unico pensiero che sento di avere è il momento di svegliarsi … in quel momento mi sento male, malissimo (colpa dei ricordi, quei ricordi che non riesco a lasciar andare). Il respiro si accorcia per l'ansia … ho paura di parlare, di dire la cosa sbagliata. Ho paura di muovermi bruscamente in modo da suscitare fastidio e nervosismo … sto male. Ho mal di testa, sono pensierosa. Affrontare e superare l'ostacolo … è difficile. Non so se riesco. Non sono in grado di gestire il disagio interiore che sento pulsare in me in quei momenti. Ho bisogno di aiuto per poterlo fare.

sabato, aprile 05, 2008

Non tutto il male per nuocere... [PT2]

...

E lei suona.. e io la seguo ... mi lascio trasportare dalla sua musica, dalle note, così analogiche.. è magnifico.. e sto bene..

continua...

lunedì, marzo 31, 2008

Non tutto il male per nuocere... [PT1]

Era una giornata come tante, il sole oscurato da decenni aveva fatto dimenticare la bellezza della luce. La pioggia,insistente, batteva un ritmo frenetico sulle finestre esposte al grigio di una metropoli decadente e scaduta da anni. L'unica luce che illuminava le nostre vite era maledettamente sintetica, neon traballanti schiarivano incerti futuri poco rosei. Non vi era speranza no, non se ne vedeva..
Io restavo in silenzio seduto sul divano, luci spente, olotivù sontonizzata su un canale di musica jazz, la paglia accesa che si consumava viziando l'aria. In silenzio mi lasciavo trascinare nei pensieri cercando di trovare me stesso, cosciente del fatto che probabilmente non ci sarei mai riuscito. Non andavo a lavoro da giorni ormai, la barba incolta e un tasso alcolico sintetico nel sangue superiore ai limiti consentiti dalla legge proibizionista del cazzo che ha varato il nuovo governo. Crisi da cyberpsicosi la chiamano, io la chiamo "sono fottutamente stufo di questa merda". Stavo bene con la mia "dipendenza" ma ora tranne qualche piccola caduta verso il basso mi sento migliore. Sfamo il piccolo mostro che è dentro di me qualche volta, come questa settimana, alcol, paradroghe e nicotina ogm. Lo so non mi fa bene ma poi tiro avanti mesi senza abusarne. E' un paradosso, ma cerco di sopravvivere come fanno tutti, e sinceramente credo di riuscirci meglio di altri. La depressione se ne è andata, poi l'alcol e le drogucce varie te la fanno tornare. Ti abbandoni sui cuscini di tessuto filotecnico, piangi magari come un bambino ma domani passa e non ricordi.
Ma qualche sera fa, ho rivisto la luce, e non parlo di quella giallastra artificiale, parlo di luce bianca, pura e candida. Lei era li al TroxBar e attirò la mia attenzione perché suonava uno di quei pianoforti vecchi di una volta, quelli del ventesimo secolo. Il loro funzionamento è essenzialmente analogico, non hanno nulla di tecnologico ma semplici corde di dimensione diversa con tensioni differenti che vengono sollecitate da martelletti collegati ai tasti. Erano anni che non provavo un'emozione cosi forte. Lei era bellissima, con questo vestito rosso di seta e la scarpa con il tacco dello stesso colore. Gli occhi chiusi, come se fosse in un altro mondo, le sue mani danzavano con sentore sui tasti in un movimento sensuale, quasi erotico, sembrava che il pianoforte fosse la cosa che lei più amava e lo stesse toccando, accarezzando, coccolando e lui lui le era grato e le rispondeva con sinfonie angeliche. Vado sempre al TroxBar di venerdì perché fanno buona musica e lo stile retro del 2000 mi piace abbastanza. Conosco a memoria tutti i gruppi oramai fanno serate di venerdì e li ascolto con piacere. Mi piace abbandonarmi in quel locale e sognare una vita migliore come era anni fa.. Ma lei, lei non ha mai suonato qui, mentre la osservo in tutta la sua angelica presenza progressivamente con convinzione sempre più forte acquisisco la sensazione che l'ho già vista da qualche parte, ma le drogucce mi rallentano la memoria, decido quindi di abbandonarmi alla sinfonia della straniera ...

... Continua ...

giovedì, marzo 27, 2008

Nuovi modelli cybernetici sportivi

IARM promuove per la prossima stagione una nuova gamma di arti cybernetici dedicati all'uso sportivo. Interfacce neurali ottimizzate, riduzione del tempo di risposta meccanico, sono solo alcune dei miglioramenti. Questi arti promettono reazioni al limite della precognizione e un coefficiente di tempo di adattabilità umana molto basso. Entro 5 giorni , infatti, il chip di AI per il controllo remoto ha già stabilito e configurato tutti i processi di comunicazione con il cervello.
Segue spot pubblicitario:




Attenzione. L'uso prolungato e l'eccessivo impianto prodotti cybernetici porta i soggetti alla cyberpsicosi. IARM non si assume alcuna responsabilità delle conseguenze dell'utilizzo dei propri prodotti.

lunedì, marzo 24, 2008

Come sempre

E' notte oramai, pochi aeromobili rompono il silenzio notturno di Newport City. Silenzio poi è un eufemismo, il ritmo di questa cazzo di città è scandito da un rumore di fondo costituito dagli scarichi di gas sottopressione degli stabilizzatori anti smog, i ronzii delle luci al neon e dal brusio che sale dallo sprawl.
Mi ritrovo come sempre sul divano, nel mio piccolo attico, pensando ad oggi, a cosa ho combinato e cosa non sono riuscita a fare. Frugo tra le tasche nella speranza di trovare il pacchetto di sigarette... trovato.. dentro ce ne è una sola, sorrido come compiaciuta della fortuna. La vista è un po' appannata, ho fatto serata questa sera in compagnia di jack e un po di ghiaccio. Accendo la mia ultima dose di nicotina, almeno per oggi, e chiudo gli occhi sospirando e lasciandomi andare... buona notte Newport City

domenica, marzo 23, 2008

Android

Compaiono i primi Androidi.
Quindi Shirow da una parte, e Gibson, Dick etc.. non sbagliavano, stiamo inesarabilmente cadendo verso il futuro da loro disegnato o raccontato.
A questo punto entro una decina di anni mi aspetto un bioroide funzionante e arti cibernetici alla portata di tutti. :)




OCP Come Back

La "OCP" torna con un nuovo LandWalker!


Flame Mecha

Meno convincente come Mecha ma esteticamene molto vicino allo stile al quale siamo stati abituati dagli infiniti anime giapponesi.

mercoledì, marzo 19, 2008

Il tempo passa

Osservo con fare affannoso l'oloschermo. Le lettere scodano dal basso verso l'alto in un colore arancione. Segnalazioni di una console di un sistema che non tutti conoscono. Le informazioni passano sotto ai miei occhi come sabbia tra le dita. Le luci al neon del complesso residenziale qui di fronte filtrano attraverso le serracinesche illuminando a tratti il pavimento del mio appartamento. Penso a lei, a quando eravamo. Penso che quel giorno non tornerà mai più, la cosa mi rattrista lievemente, ma nel momento in cui riesco ad abbandonarmi in piacevoli ricordi lasciandomi cullare dagli stessi, una segnalazione attira la mia attenzione. Sorseggio ancora un po' di liquore sintetico che mi ha regalato Brian a Natale e recupero la concentrazione necessaria.
"exceptions SB2,LockDok,,HTTd"
"exceptions DB2,LockDok,,HTTd0001"
"exceptions DB2,LockDok,,HTTd0002"
"exceptions DB2,LockDok,,HTTd0099"
"exceptions DB2,LockDok,,HTTd0089"
"exceptions DB2,LockDok,,HTTd0018"

Eccolo qua, ci sono degli errori applicativi sulla seconda partizione logica dell'area motoria. Il soggetto ha perso le proprie facoltà motorie a seguito di un bug di sistema che ha reso inefficace la porzione del cervello cybernetico per la gestione dei movimenti.
Compilo il rapporto farcendolo di alcuni commenti tecnici che danno credibilità allo stesso, e aggiungo una frase conclusiva antitecnologia al limite del bigotto moralismo, e il rapporto può considerarsi concluso. In genere i giudici sono fondamentalmente di mentalità retrò, odiano la tecnologia, credo perché sono essenzialmente consapevoli che una AI di terza generazione possa fare il loro lavoro con un'efficacia sicuramente superiore. Portare in causa una multinazionale come la OrtoPex non sarà certo cosa facile, ma ho fatto i compiti a casa, abbiamo finalmente le prove. Salvo il file e mi accendo l'ultima sigaretta della giornata, anzi la prima visto che sono le 4.00 AM., mi rilasso, chiudo gli occhi e mi abbandono...

giovedì, febbraio 21, 2008

Il quadrupede

Non bastano chilometri di descrizione per capire quanto lo sviluppo di reazione e azione sia importante nella robotica e nella cybernetica. Segue un video di un prototipo di quadrupede robotico che riesce in automonima a gestire movimenti e correggerli con tempistiche quasi precognitive:


giovedì, febbraio 14, 2008

Lasciar Scivolare

Chiudo gli occhi, aspiro, espiro, guardo fuori dalla finestra al 187° piano, il fumo si condensa sul vetro, lo osservo rievaporare e diradarsi nella stanza lasciando scorgere le gocce di pioggia che scendono sul vetro. altra boccata, altro silenzio.La paranoia da cyberpsicosi sta passando, non ricordo cosa ho fatto ieri sera.
Il fascino di una lama che scorre sulla carne è come quando, da sola sotto le coperte, lei si tocca con le corte calze candide messe male. Se c'è abbastanza silenzio ne puoi avvertire il rumore, FFFFFshff, che sia il filo del rasoio sulla prima pelle o le gambe di lei che strofinano contro la coperta. E poi senti trrrr. la pupilla si dilata, il brivido ti scuote in quel momento sai che sei arrivato, o arrivata. Ti osservi da distante in un colore rosso, è ora è il momento ti ripeti. ma non ci riesci. non hai piu voce, la consistenza non fa piu parte di te, e tu di lei. Verrai ricordato? non lo so, ma sicuramente verrai dimenticato...

Il cadavere era vecchio di qualche settimana, il biglietto di addio sopra riportato è una palese richiesta di non essere dimenticato. Gli individui socialmente repressi, soprattutto maschi trent'enni affetti da cyberpsicosi da almeno 5 anni, hanno il timore di essere dimenticati, abituati a potenziamenti fisici e quindi ad essere i migliori dal punto di vista prestazionale, non riescono ad accettare di non essere piu considerati tali. In realtà poi, le paranoie schizzoidi provocate dai farmaci antidepressivi rendono queste "persone" socialmente inutili. Dei veri rifiuti.

- Da un rapporto di un cyberpsicoanalista

giovedì, gennaio 24, 2008

Lui e lei

Estratto da un messaggio pubblicitario televisivo 23/08/2508:
Vi fu un tempo in cui gli umani si riproducevano sessualmente. Fin dall'asolescenza, verso i 15 anni di vita, il loro corpo iniziava a produrre ormoni che stimolavano voglie sessuali. Da sempre questa pratica è pedurata nel tempo, fino a qualche centinaio di anni fa quando venne per la prima volta creato un uomo dal patrimonio genetico di un singolo ottimizzando il corredo genetico eliminando tutte le imperfezioni incistate nel dna da tutti quei millenni di mescolanza. Si narra che gli adolescenti stimolati da questi ormoni, tentavano di unirsi al sesso opposto. Queste sostanze prodotte naturalmente dal corpo umano, modificavano inconsciamente sentimenti e sensazioni. L'uomo di un tempo era capace di compiere azioni, impensabili oggi, per la sola convinzione di amare. Omicidio per gelosia, suicidio per un rifiuto. Oggi la GenTech dopo avere eliminato i difetti genetici, offre al suo cliente un nuovo servizio. Possiamo incanalare in un cervallo elettronico la vostra memoria garantendo l'affidabilità dei dati con la tecnologia NeuroSec, ovvero doppio backup neuronale con sincronizzazione della personalità e simulazione di funzione su elaboratore digitale.
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